..ἰ]οκ[ό]λπων κάλα δῶρα, παῖδες,
...]. φιλάοιδον λιγύραν χελύνναν.
...]ποτ’ [ἔ]οντα χρόα γῆρας ἤδη
...ἐγ]ένοντο τρίχες ἐκ μελαίναν,
βάρυς δέ μ’ ὀ [θ]ῦμος πεπόηται, γόνα δ’οὐ φέροισι,
τὰ δή ποτα λαίψηρ’ ἔον ὄρχησθ’ ἴσα νεβρίοσιν.
<ταῦ>τα στεναχίζω θαμέως. ἀλλὰ τί κεν ποείην;
ἀγήραον ἄνθρωπον ἔοντ’ οὐ δύνατον γένεσθαι.
καὶ γάρ π[ο]τα Τίθωνον ἔφαντο βροδόπαχυν Αὔων
ἔρῳ…….ισανβάμεν’ εἰς ἔσχατα γᾶς φέροισα[ν
ἔοντα [κ]άλον καὶ νέον, ἀλλ’ αὔτον ὔμως ἔμαρψ[ε
χρόνῳ πόλιον γῆρας ἔχ[ο]ντ’ ἀθανάταν ἄκοιτιν.
A voi, fanciulle, sono cari i bei doni delle Muse dai seni di viola
e non è sconveniente prendere la lira sonora, amante del canto.
A me invece il corpo, tenero un tempo, la vecchiaia ha deturpato;
da neri i capelli sono diventati bianchi,
l'animo si è fatto pesante e non mi sostengono più le ginocchia,
che un tempo erano leggere e come cerbiatte mi permettevano di danzare;
ora spesso mi lamento; ma che potrei fare?
Chi ha umana natura non può diventare immune da vecchiaia.
E un tempo dicevano che Aurora dalle braccia di rosa
per amore salì sulla coppa (di Helios), si recò ai confini della terra
portando Titono, che era giovane e bello, ma pure la grigia vecchiaia colse col tempo lui, che consorte immortale aveva
Traduzione di Gennaro Tedeschi
Praticate, o ragazze, i bei doni delle Muse
dal grembo di viola e la lira melodiosa e sonora:
a me già la vecchiaia ha ghermito il corpo, un tempo
delicato, e le chiome da nere sono ormai bianche:
il mio animo è oppresso e non più mi reggono le gambe,
che un tempo erano leggere alla danza, come cerbiatti.
Io spesso lamento questo stato: ma cosa potrei fare?
Non è possibile all’essere umano sfuggire alla vecchiaia.
E infatti si narra che un tempo l’Aurora dalle braccia di rosa
per amore rapì Titono e lo portò ai confini del mondo,
lui che era allora giovane e bello, ma tuttavia con il tempo
la canuta vecchiaia lo colse, benché avesse una sposa immortale.
Traduzione di Giulio Guidorizzi
I bei doni delle Muse dal seno di viola, o ragazze,
l’amica del canto, la lira dal suono armonioso,
… il corpo che un tempo era … ormai la vecchiaia,
e divennero bianchi i capelli da neri,
e l’animo mi s’è fatto pesante, non reggono più le ginocchia
che un tempo erano agili a danzare, come cerbiatte:
così io piango, e spesso: ma che ci potrei fare?
Se si è esseri umani non si può sfuggire alla vecchiaia.
E infatti un tempo dicono che Aurora dalle braccia di rosa
struggendosi d’amore, andò a portar Titono ai confini della terra,
lui ch’era bello e giovane, e tuttavia lo colse
col tempo la canuta vecchiaia, benché sposa immortale egli avesse.
Traduzione di Federico Cinti
fr. 1 Voigt - Inno ad Afrodite
fr. 10 Voigt - Carme dei fratelli
fr. 16 Voigt - La cosa più bella
fr. 31 Voigt - Ode della gelosia
fr. 55 e 147 Voigt - Sulla morte
fr. 104 Voigt - Epitalamio
fr. 58c Voigt - Carme della vecchiaia
Saffo in Alceo
Saffo in Erodoto
Saffo in Aristofane
Saffo in Plauto
Saffo in Catullo
Saffo in Boccaccio e Petrarca
Saffo in Leopardi
Saffo in Alda Merini
Cratere del pittore di Titono
Hydria del gruppo di Polignoto
Affresco di Pompei
"Il Parnaso" di R. Sanzio
"Saffo ed Erinna" di S. Solomon
"Saffo e Alceo" di L. Alma-Tadema
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